Quest’anno ci vado. Anche se solo alla parte free – aka Barcamp. 10 Giugno, Milano. Enterprise2Forum: www.enterprise2forum.it/it/agenda
Best startup: il sondaggio di TechCrunch
Maggio 26, 2010Interessante ed informato elenco di TechCrunch sulle startup più promettenti del momento
http://techcrunch.com/2010/05/25/you-vote-we-go-startup-alley-twitter-challenge
Per ora non ho più tempo di seguire queste cose (web 2.0, 3.0, social web, etc) come tre anni fa … ma non ho resistito e mi sono comunque iscritto a favit, myMK e un paio d’altre (il SSO da twitter aiuta 😉
Arte di massa? Flickday!
giugno 8, 2007Scopro, via Tangler (forum di betatesters & cia), l’ennesima piattaforma 2.0 interessante e di dubbia utilità. Trattasi di Flickday. Il cui motto è: “fai una foto di te stesso al giorno” (e condividila). Ti fai una foto in digitale, o meglio ancora un autoscatto via webcam, al giorno. La butti sul sito. Lì, un softwarino le fa vedere in sequenza. Come un filmino.
Due considerazioni.
A) L’idea di farsi una foto al giorno per un tot di tempo è originale e artistica, specie nel contesto di oggi. Un po’ di tempo fa avevo scritto un post su un fotografo newyorkese, Noah Kalina, che (oltre ad altre cose 😉 da cinque anni fa esattamente questo: una sua foto al giorno, poi messa on-line (e nei commenti qualcuno mi aveva segnalato anche l’esistenza di 09h09.
B) Tutti noi facciamo e condividiamo più facilmente le nostre foto, rispetto a pochi anni fa (quando non erano diffuse ed economiche come oggi le fotocamere digitali, e quando non esistevano mega-piattaforme on-line come flickr). Idem per musica, video, testi, disegni, … Il che non significa certo che di colpo siamo tutti diventati artisti. Nè che i “veri” artisti vengano minacciati dalla nostra presenza sulla scena.
Vedremo tra un po’ se su Flickday appariranno molti stream di autoscatti, e che cosa potranno dirci – da soli, o assieme. Da un punto di vista artistico e, perchè no, sociologico.
Io da parte mia, senza sapere di Flickday, da una decina di giorni stavo fotografando il tavolo del soggiorno, con su la colazione (ore 7.30 circa). Daily. Un esperimento mio. Figlio dello Zeitgeist… (mah)
API API API
giugno 1, 2007API: Advanced Programming Interface. Esistono da tempo, e a livelli diversi. Qui, adesso, interessa l’implementazione di alcune API nel cd. web 2.0.
Esempio classico: Google rilascia l’API per interfacciarsi con le google maps, ovvero includere una google map nel proprio sito – uso tipico: al posto della vecchia immagine/mappa “dove siamo”.
I software comunicano tra di loro – e con i programmatori. La combinazione di dati provenienti da applicativi diversi per ottenere un nuovo flusso di dati / un’organizzazione differente dei dati è un’altra delle cose trendy del 2.0, e ha preso il nome di mash-up .
Un’applicazioncina cool del web 2.0 è Twitter. Una specie di interfaccia per brodcastare (uno a molti) messaggi stile sms.
“Cinguettare” con/per gli amici (e per il resto del mondo) in 140 caratteri.
Una cosa forse un po’ frivola, di sicuro con un buon numero di personaggi interessanti che ci stanno sperimentando dentro / attorno.
Ecco allora: twittervision (una google map del mondo con i twitting in real time), twitterholic (che mostra i “drogati” da twitter), tweetvolume (per le parole più usate su twitter).
C’è un buon bando di gente anche italica, su twitter. Non moltissima – un migliaio di presenze. Bloggers e “internet-maniaci”, principalmente. Una roba 1/3 social 1/3 experimental 1/3 waste of time.
Ed ecco che Kromeboy ha disegnato una mappa relazionale dei twitters italiani: sul suo blog la mappa, anche ad alta definizione, e la spiegazione dell’esperimento (ha usato le API di Twitter e un programma di grafica, Graphviz
Bravo Sergio!
Stesso argomento, diversa applicazione. David Troy, autore di Twittervision, ha realizzato anche Flickrvision. Stesso concetto, stesso interfacciamento con le maps di google. Solo che qui, ad essere mostrate in tempo reale e con la loro collocazione sul planisfero, sono le fotografie postate dagli utenti su Flickr. Bello, bellissimo – imho.
Per chiudere qualcosa di leggermente diverso. Digg Exposé. Le notizie segnalate -e votate – dagli utenti sul celebre Digg, in esposizione e previsualizzazione tramite Snap Preview (lo stesso che gira anche sui blog di WP, e permette la preview dei link). Qui la generazione del contenuto è dentro un oggetto flash. Da vedere.
Web 2.Oltre: business italiano 2.0
Maggio 24, 2007(2o di 2 post scritti per il blog tematico oneweb2.0. Volevano notizie, e non recensioni o altro. Tot battute, no link, formato .doc, notizie di quel fine settimana lì. Non mi è venuto di meglio. :-/)
A Milano, in Giugno, Web2.Oltre. Il mondo degli affari italiano interroga il web2.0.
E’ in arrivo la prima conferenza italiana di alto livello sul cosiddetto web2.0. Si chiama Web 2.Oltre, e si terrà a Milano, il week-end del 13 e 14 Giugno.
Un appuntamento non per appassionati, ma per manager e businessman (a chi non è persuaso dell’avvertenza sull’home page dell’evento segnaliamo i 2.000 euro di tassa d’iscrizione).
Top level, in tutto. I partecipanti, gli speaker, la location (Marriott Hotel). E anche, giustamente, gli autori del blog preparatorio della conferenza – tutti “nomi importanti” della blogosfera nostrana.
Attivo da circa un mese, il blog di web2.Oltre esalta i collegamenti tra la realtà aziendale e il web 2.0 – in termini di strumenti, servizi, modelli, soluzioni. Il blog propone insomma una serie di chiavi di lettura del mondo del web 2.0.Lo stesso faranno, dal palco, gli speaker.
Imprenditori e investitori ascolteranno, e cercheranno di capire in che termini lo scenario del web 2.0 rappresenta per loro, e per le loro aziende, un’occasione da cogliere, e un ambito in cui investire.
Webby Awards: i vincitori 2007
Maggio 24, 2007(Primo di due post scritti una ventina di giorni fa come “prova di ammissione” a oneweb20. Orazio non mi ha più risposto, suppongo abbiano scelto qualcun’altro. Patientia.)
Annunciati i vincitori dei Webby Awards 2007. Trionfano Flickr, Last.fm e YouTube.
Giovedì 3 Maggio, la International Academy of Digital Arts and Science ha annunciato i vincitori dell’ edizione 2007 dei Webby Awards. I premi saranno consegnati a New York il 5 Giugno prossimo. Giunti all’undicesima edizione, i Webby aspirano – con una certa presunzione – ad essere i premi Oscar del Web.
Premiano quello che una giuria di esperti considera “il meglio di internet”, suddiviso in un centinaio di categorie – 70 dedicate al web e altre 30 a video e dispositivi mobili. Per ciascuna categoria, cinque nominati (ad Aprile) e due vincitori: il migliore secondo la giuria e il più votato dagli internauti.
I Webby non prevedono – non ancora, almeno – una categoria “web 2.0”. Tuttavia, alcune tra applicazioni più significative di questo ambito si sono contese la vittoria nell’ambita categoria Best Practices. In lizza Del.icio.us, Last.fm, Digg, Facebook e Flickr. Per la giuria l’ha spuntata Flickr, piattaforma di condivisione on-line di fotografie, mentre il pubblico ha premiato il progetto di sharing musicale Last.fm.
LinkedIn ha trionfato a sua volta nella categoria Social Networking, mentre i fondatori di YouTube sono stati eletti personaggi dell’anno 2007.
La preselezione di quest’anno ha valutato quasi diecimila progetti, e i votanti sono stati circa 800.000. Pochi gli italiani tra i nominati – Birra Peroni, Diesel e Gucci – e nessuno tra i vincitori.
Update: in verità un italiano ha vinto un premio. Si tratta di Giuseppe La Spada, che è stato il più votato dal pubblico nella categoria net-art, per l’animazione in flash Mono No Aware – un progetto a sostegno di una battaglia in Giappone contro i rifiuti della centrale nucleare di Rokkasho.
Altro update: un premio + interessante, e più “due punto zero” – è quello lanciato da CNET, che prova a eleggere i cento migliori siti e applicazioni del web2.0. Ecco il link su webware.com per vedere. E votare.
CoComment: tutti i commenti, un’unica interfaccia
giugno 14, 2007Ancora via Tangler, che se si sta rivelando fonte di scoperte/segnalazioni + che interessanti, ho scoperto CoComment
Per una volta localizzazione è da subito anche in italiano, per cui copincollo dalla presentazione:
“Entra nella conversazione -Seguite le vostre conversazioni su differenti piattaforme (blog, forum, comunità in linea…). Segui – coComment segue tutte le tue conversazioni online che stai seguendo in un solo spazio e ti informa quando delle nuove conversazioni sono state aggiunte. Condividi – Pubblica le tue conversazioni sul tuo blog in un click o inviale per email ad un amico. Esplora – Guarda i top commentatori, quali articoli o posts generano più traffico, chi commenta nelle stesse tue conversazioni.”
Insomma, una piattaforma web-based (con in + l’ormai quasi immancabile Firefox extension) per tenere traccia dei propri commenti. In modo molto comodo – e maneggevole.
WP ha qualcosa di (parzialmente) simile, ma limitato ai commenti fatti sui blog ospitati da WordPress stessa. Altri plugin di blog e forum consentono di essere informati via mail sullo stato di una conversazione / thread / commenti a un post.
CoComment è su questa stessa linea. Due passi avanti.
A me, che sono un commentatore medio/mediocre (10 commenti a settimana, forse meno) CoComment piace e risulta utile. Immagino possa esserlo molto di + x hard-bloggers & cia.
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Pubblicato da carl0z