Ho un invito (token) per fare da betatester a Joost. Chi interessato mi lasci la sua mail.
[you can skip this]
Oggi è un giorno strano – misto di cose che non vogliono andare per il verso giusto e di piccole ma deliziose sorprese. E di mal di testa
Ho passato il pomeriggio a sbatter la faccia contro la carousel.js, una delle librerie di cnet che sfrutta mootools. Serve a fare questo. Vorrei capire cosa sto sbagliando…) A domani, carousel!
Ho ricevuto un paio di telefonate di ringraziamento (un regalo ricevuto, un lavoro trovato) e una mail (per un suggerimento dato) che hanno pareggiato i conti.
Ho fatto un giro su technocrati. Questo bloggettino, nato un mese fa come “angolo catartico” [ovvero: scrivere mi fa bene, su qualsiasi supporto, di qualsiasi argomento. E non lo stavo facendo da mesi], mi sta appassionando. E quindi lo voglio curare. Fare le cose bene.
Technocrati è sicuramente uno strumento utile e intelligente per connettere il mio minuscolo blog al resto della blogosfera.
Mi sono registrato un paio di settimane fa. E settimana scorsa su Digg. Voglio crescere. Crescere. Fare soldi. Avere successo. (?!?)
Sperimentando. Sto scoprendo il potere dei tag. L’altro giorno ho scritto un post sul tizio che metteva dei filmatini hard
della moglie (ripresa, pare, di nascosto) su video.libero. Una cosa passata al tg5. Il nick del tale era spiaremiamoglie. Beh, ho associato al mio post il tag “spiaremiamoglie”. E in tre giorni quasi 2000 persone sono venute a leggersi il post.
(Qui si potrebbe aprire una parentesi su cosa cerchiamo in rete, ma la rimando a un post successivo).
Insomma questo era un bloggettino da nulla, iniziato da poco, che non avevo ancora segnalato agli amici, che non includo nella firma delle mail… e mi ci vengono su mille persone al giorno. Ai ripari! Ai ripari!
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Idiozie a parte. Continuerò a scriverci di javascript e Ajax e webdesign e altre cose che mi appassionano. Di web2.0, di politica internazionale, di cinema, di attivismo, di informatica opensource, di letteratura, di Brasile.
Ah, e di Joost.
Il post partiva da quello. Ero su technocrati, appunto, mezz’ora fa. Tra le parole + cercate oggi c’è appunto Joost.
Al che mi sono ricordato che, come suppongo agli altri betatester, Joost un paio di giorni fa mi ha dato due token, per invitare due persone a beta-testare anche loro la televisione peer to peer. Ho già scritto, sinteticamente, di Joost.
È un’applicativo carino e con molto futuro, anche se con dei limiti, al momento, sia per i contenuti che per altro.
E… siccome i tre anni in Brasile su una spiaggia semi-deserta mi hanno rasato via il 90% dei contatti che avevo, qui.
E, siccome tra gli amici del Circolab nessuno ha dimostrato interesse a provare Joost… se qualcuno ha letto fin qui e vuole provare la joost television, può lasciarmi la sua mail. (Nota: al momento non esiste un client Linux. Solo Win e Mac. Servono un pc decentemente potente e una connessione adsl.)
Martedì 6 manderò gli inviti.